mercoledì 9 novembre 2011

Liszt compie 200 anni: musica senza parole

Franz e Marie. Un viaggio sentimentale. è il titolo del concerto dell’Unione Musicale tenutosi il 26 ottobre 2011 in onore del bicentenario dalla nascita di Franz Liszt (1811-1886), famoso compositore e pianista ungherese dell’Ottocento, presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. L’esecuzione musicale, ideata dallo scrittore e critico musicale de La Stampa Giorgio Pestelli, è un connubio tra parole e musica. Pestelli, voce narrante, racconta le avventure di Liszt e Marie d'Agoult in fuga da Parigi verso la Svizzera e l’Italia; ma la narrazione è puntualmente intervallata dal pluripremiato pianista Davide Franceschetti, il quale suona egregiamente brani tratti dalle composizioni di Liszt scritte durante il viaggio. Nel concerto viene primamente raccontata la fuga in Svizzera con i brani Le lac de Walenstadt e Vallée d'Obermanne, estratti da Années de pèlerinage.Première Année. Suisse R 10; in seguito verranno suonati da Années de pèlerinage. Deuxième année. Italie R 10b: Sposalizio; Il pensieroso; Canzonetta di Salvator Rosa; Sonetto 47, 104, 123 del Petrarca e Après une lecture de Dante. Fantasia quasi Sonat, scritti durante la permanenza di Liszt in Italia. L’unione tra parole e musica non riesce alla perfezione: il racconto e i brani sono disconnessi tra loro, poichè non sono chiare le motivazioni che portano Liszt a comporre quei pezzi proprio in quel momento del viaggio. Pestelli non è coinvolgente, annoia e delude l’ascoltatore che non riesce ad immedesimarsi nella situazione del musicista ungherese: rimane una storia non percepibile, lontana, antica. Ma fortunatamente Franceschetti e la sua magnifica interpretazione sono capaci di trasmettere tutte le emozioni e le sensazioni che Liszt ha voluto comunicare attraverso la sua musica. Sarebbe stata sicuramente più efficace una semplice e precisa introduzione al brano da parte di Pestelli: la musica di Liszt non ha bisogno di parole.

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